La bellezza di una fotografia non sempre la si può considerare come un parametro oggettivo, ma va interpretata caso per caso a seconda della situazione.
Non esiste una formula magica per trasformare ogni singolo scatto in un capolavoro, nemmeno i migliori fotografi sono esenti da scivoloni e file cestinati.
Quello che andremo a vedere qui non sarà certo una scorciatoia verso il successo, ma un metodo per educare l’occhio verso una consapevolezza superiore.
Se vuoi capire come trovare al primo sguardo la bellezza di una foto, allora non indugiamo oltre perché non abbiamo un secondo da perdere!
Come Riconoscere la Bellezza di una Fotografia
Esistono foto anche molto simili, dalle quali vi sono appena una manciata di elementi che si discostano, eppure una è bellissima mentre l’altra non dice assolutamente nulla, tutto viene determinato da una manciata di fattori.
Lo studio dello scatto
La vera capacità del grande fotografo è quella di mettere ogni dettaglio al suo posto, evitando che ci sia qualcosa di casuale e ogni particolare segua la corrente e il mood dell’immagine.
Foto di Massimo Bertolasi
Questo vuol dire passare ore a studiare minuziosamente il set, la luce e i coloro in ogni loro sfumatura, facendo si che tutto sia al suo posto come fosse cristallizzato.
Per questo se vuoi riconoscere la bellezza di una foto, devi prima di tutto allenare lo sguardo a cogliere ogni singolo particolare di essa, altrimenti non potrai mai aspirare alla perfezione.
Se nello sfondo fa capolino un intruso, se i capelli del tuo soggetto non sono perfettamente pettinati, se un colore beffardo s’inserisce e rovina la cromia dello scatto, tu devi vederlo!
Stai li anche ore a esaminare, quasi scannerizzare uno scatto, fino a quando potrai dire di averlo compreso appieno e potrai quasi disegnarlo a occhi chiusi.
La comunicazione non verbale
Passando a qualcosa di ancora più sottile dei dettagli, è poi il momento di spostarsi sulla comunicazione non verbale che in una foto DEVE esserci, altrimenti sarà solo spazio di memoria occupato senza ragione.
La fotografia è solo un’altra forma che abbiamo per esprimere sentimenti, stati d’animo, concetti e sensazioni che non vogliamo lasciare alle parole.
Nel nostro scatto o in quello che osserviamo, dev’esserci per forza un qualche tipo di messaggio o idea spiegata in modo semplice e chiaro.
No, non serve disegnare una mappa per il pubblico, ma è fondamentale riuscire a far capire le proprie idee in modo chiaro e fin dal primo sguardo.
Se non si rispetta questa caratteristica, è molto probabile (se non sicuro) che chi guarda si sentirà perso e finirà col non gradire quello che gli sta davanti.
Uno strumento molto utilizzato in questo caso è la regola dei terzi, la quale cattura immediatamente lo sguardo del pubblico, magari in associazione con qualche linea che aiuti a guidare ancora di più l’occhio.
Questo non renderà una foto bella nella sua interezza, ma sicuramente è un passo importante verso la realizzazione di un’opera che saprà ritagliarsi il suo spazio nel panorama fotografico.
La poesia dello scatto
Molto spesso mi capita di vedere foto sgraziate, fatte magari per attirare like sui social piuttosto che per tirare davvero fuori il bello dal soggetto.
Questi sono i casi in cui (per esempio) si abusa della nudità femminile, spiattellandola in bella mostra pensando che un seno nudo faccia arte da solo.
Un altro caso è quando si fotografano persone in un momento difficile, come mendicanti per la strada o gente in precarie condizioni di vita, solo perché ci si crede i nuovi Steve McCurry.
Il mio consiglio è quello di non correre dietro le sirene dei like perché, nella maggior parte dei casi, arrivano da persone che di fotografia non capiscono nulla.
Ovviamente una bella foto deve piacere alla gente (ma anche al fotografo), però in modo dolce e delicato, non certamente attraverso scorciatoie moralmente dubbie.
La ricerca del momento perfetto
L’impazienza è una brutta bestia con la quale abbiamo dovuto fare tutti i conti prima o poi ma, per cercare la bellezza nella fotografia, devi saper chiuderla fuori dalla porta.
Ci potrebbero voler ore per attendere il momento esatto in cui premere l’otturatore e tu, mio caro lettore, devi essere pronto a questo “sacrificio”.
La fotografia non si fa di fretta e, una volta imparato questo e tagliato i ponti con la voglia di ottenere tutto e subito, persino l’attesa dello scatto diventa un meraviglioso momento di riflessione personale e di contemplazione della bellezza.
La gioia di fotografare
Per saper racchiudere la bellezza in un fotogramma, devi essere emotivamente in grado di coglierla, il che significa essere felice e in pace con te stesso.
Immagina di andare a scattare arrabbiato, magari con tanta pressione addosso e in un momento di grande stress. Come potresti riuscire a fotografare qualcosa di bello?
La bellezza dell’immagine è anche un riflesso dell’anima del fotografo, la quale non potrà mai esprimere tutto il suo potenziale se non viene messa nelle giuste condizioni.
La Bellezza di una Fotografia attraverso l’Editing
Questo sicuramente è un punto di grande dibattito tra i fotografi amatoriali di questi tempi, poiché molte persone ritengono che l’editing non sia altro che un artefatto non necessario.
La discussione stessa però non ha molto senso, perché la post produzione esiste da sempre e veniva fatta in camera oscura fino a poco tempo fa, attraverso l’uso della luce e dei reagenti chimici.
Oggi, come gran parte del mondo, un processo prima analogico è stato trasformato in digitale ma, se chiedi a qualsiasi fotografo professionista, ti dirà che la sostanza non cambia di molto.
Oggi come allora l’editing conta il 50% del valore dello scatto stesso, con buona pace di tutti coloro che non lo credono necessario.
Vero è che si può benissimo catturare una foto eccezionale senza aver la necessità di editarla per renderla tale, ma questo è comunque un concetto che ha senso fino a un certo punto.
Se ti venisse data l’opportunità di correre una maratona su due gambe, tu decideresti di utilizzarne una sola per una qualsiasi ragione? Assolutamente no, quindi perché privarsi di un fedele amico quale l’editing?
Viviamo in un mondo dove tutto è digitale, quindi è giusto tenersi al passo abbracciando il cambiamento e giovando dei suoi benefici piuttosto che rinnegandolo per un non si sa bene quale principio che, nella fotografia di alto livello, nessuno riconosce.
Conclusioni
Ora sai da cosa è data (a grandi linee) la bellezza di una fotografia, una serie di fattori che non contano molto se presi singolarmente, ma diventano potentissimi nel loro insieme.
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