La liberatoria fotografica è lo strumento fondamentale per i fotografi grazie alla quale possono fare il loro lavoro in tutta tranquillità e senza lo stress di fare attenzione a chi o cosa inquadrano.
Purtroppo aleggia sempre una scarsa conoscenza in materia da parte dei novizi, i quali possono andare incontro a grossi problemi legali nel caso ignorino la cosa.
Per questa ragione noi di iCamera abbiamo deciso di spazzare via ogni dubbio in merito e fare un po’ di luce su cos’è la liberatoria fotografica e perché devi conoscerla.
Se non vedo l’ora di evitare cause legali e problemi giudiziari allora leggi questa guida fino in fondo!
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Che Cos’è la Liberatoria Fotografica
La liberatoria fotografica non è nient’altro che un documento che ti permette di pubblicare o utilizzare per qualsiasi scopo le tue foto fatte a soggetti terzi.
In pratica, se tu vuoi far comparire un soggetto che non sei tu nello scatto, ti servirà questo documento firmato da quella persona che ti autorizza a fare quello che vuoi con l’immagine.
Se non sei in possesso di questa carta e pubblichi la foto ugualmente da qualche parte (come su Facebook) potresti andare incontro a una causa legale nel caso la persona interessata lo scopra.
Se invece desideri vendere l’immagine e desideri caricarla su un sito apposito, sicuramente ti verrà chiesto di allegare la liberatoria fotografica altrimenti ti verrà rifiutata l’immagine.
Mi serve la liberatoria per fotografare?
Questa è una domanda molto comune tra i fotografi novizi che non hanno chiare le dinamiche il funzionamento di questo pezzo di carta.
La risposta è no, non occorre la liberatoria fotografica per immortalare sconosciuti per strada, ma solo a patto che quella foto rimanga privata entro i limiti di chi scatta.
In pratica puoi fare tutte le foto che vuoi, ma se vuoi farle vedere in giro o usarle per scopi commerciali ti serve il foglio firmato del soggetto.
Quando non occorre la liberatoria
Vi sono dei casi in cui queste regole non si applicano e ci si riferisce ai luoghi pubblici o eventi in cui è prevista la presenza di molte persone.
Un esempio sono le sagre, le fiere o i concerti, dove l’avere il frame pieno d’intrusi è la regola e diventerebbe pura follia richiedere a ognuno di essi il permesso.
Si viene esulati da questa regola anche nel caso si sia fotogiornalisti (per giornali s’intendono le testate riconosciute dal tribunale) intenti a fare il proprio mestiere.
In ultimo non serve questo pezzo di carta nel caso si facciano foto a personaggi famosi purché non siano in situazioni private o che ledono la loro immagine, quindi in apparizioni pubbliche o cose simili.
Quali foto non è permesso fare
Esistono di contro alcuni casi in cui non si può fotografare il soggetto per cause abbastanza ovvie e che vanno oltre la semplice fotografia, mi riferisco alle scene private.
Se si cerca di fare una foto a una persona in un luogo in cui la logica dice che potrebbero esserci intenzioni maliziose dietro, si può incorrere nel reato di stalking anche se non vi era l’intenzione.
Per questa ragione è bene non cercare di catturare immagini di persone dentro la loro casa, in macchina (se non in un contesto più ampio) od ogni qualvolta ci può essere un intenzione malevola a muovere il fotografo.
La liberatoria vale per sempre?
Per prima cosa è bene dire che tale documento si riferisce solo alla singola foto o alla singola sessione, quindi non significa che se una persona ci autorizza potremo pedinarla per immortalarla per il resto della vita.
Seconda cosa, anche se ci è stato dato il permesso alla pubblicazione, questo può essere revocato in qualsiasi momento dal soggetto interessato e a quel punto dovremo rimuovere l’immagine da ogni luogo pubblico in cui è stata piazzata
Come chiedere la liberatoria fotografica
Molto spesso mi trovo a parlare con persone che non chiedono la liberatoria perché non sanno come approcciare il soggetto temendo una brutta reazione.
Questa paura è legittima specialmente per chi fa street photograpy, dove non ci si può permettere di chiedere il consenso prima della foto pena la perdita del momento.
Qui sta a discrezione del fotografo come muoversi ma, un approccio diretto e gentile, è sicuramente migliore di qualsiasi utilizzo improprio che può portare anche fino a due anni di reclusione
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Conclusioni
La liberatoria fotografica è davvero essenziale per ogni buon fotografo che non ama passare le sue giornate in una prigione statale o in un aula di tribunale, quindi è bene adeguarsi.
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Scrivici nei commenti il tuo metodo per chiedere la liberatoria e non dimenticare di condividere l’articolo con i tuoi amici, sono certo che anche loro detestano il tribunale.