I ritratti fotografici sono una delle tipologie d’immagini più espressive e profonde di tutte e, per padroneggiarle, occorre molta pratica.
Grandi nomi di questo genere come Steve McCurry saranno certamente nati con un pizzico di estro e passione in più della media, ma anche loro hanno dovuto studiare sodo per diventare quello che sono oggi.
In questa guida vedremo insieme alcuni semplici accorgimenti in grado di migliorare i tuoi ritratti fotografici, guidandoti sulla strada della perfezione.
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Al termine saprai indicare al tuo soggetto le pose migliori e i giusti atteggiamenti da tenere durante gli shooting artistici. Cominciamo!
La Differenza tra Foto Ricordo e Ritratti Fotografici
Partiamo dalle basi, saper riconoscere la differenza tra una foto ricordo e una artistica è fondamentale e non va sottovalutato.
Se il tuo soggetto sta guardando nell’obiettivo salutando e sorridendo non stai facendo un ritratto.
Cerchiamo di fare questa netta distinzione tra quello che è arte e una foto di famiglia dal grande valore affettivo ma senza traccia artistica.
Questa qui sopra, per esempio, sebbene sia una foto che cattura il volto di diverse persone, non è un ritratto e di artistico non ha nulla.
Un buono scatto dev’essere ordinato, studiato e volto a trasmettere qualcosa nelle persone che lo osserveranno.
Questo non esclude che lo sguardo del soggetto sia rivolto alla camera, ma la posa non può mai essere qualcosa di banale che spezza l’emozione.
Prendiamo come secondo esempio questo bellissimo ritratto di una donna che, con un solo sguardo, rende l’intera immagine un capolavoro.
Questo perché l’intero focus della foto è quello di valorizzare gli occhi, ponendolo al centro di tutto e lasciando gli altri elementi come mero contorno.
Un buon ritratto sa emozionare senza sforzi, ti spiega tutto a prima vista piuttosto che lasciarti vagare alla ricerca del significato di ciò che si osserva.
In ultimo, tutti i messaggi del mondo e le emozioni suscitabili non valgono nulla se hanno valore solo per te.
Per questo una foto ricordo non è un ritratto, perché alle altre persone non frega nulla di quanto ti stavi divertendo a Gardaland in mezzo a una folla oceanica e, uno scatto del genere, non ha valore emozionale se non per te.
Come Fare Ottimi Ritratti Fotografici
Ora che abbiamo fatto la distinzione fondamentale tra ritratti fotografici e foto ricordo, passiamo a parlare di aspetti più tecnici.
Vi sono davvero moltissimi aspetti da curare per ottenere risultati degni di nota, ma ora andremo a vedere i principali.
Curare le luci
La luce nella fotografia è certamente la parte in assoluto più importante perché, senza di essa, sarebbe impossibile scattare.
Per questo ti sarà facile capire come un elemento di tale rilievo non possa essere lasciato al caso per nessuna ragione al mondo.
In linea di massima però, non c’è una luce giusta e una sbagliata che possa essere presa come base generale per ogni scatto.
L’utilizzo della luce deve andare di pari passo con le emozioni che si vogliono rappresentare, creando armonia all’interno della composizione.
Per farti un esempio, se speri di creare un senso di dolce morbidezza utilizzando il sole a picco di mezzogiorno, sei fuori strada di parecchio.
Se cerchi di trasmettere calore, calma, dolcezza o altre sensazioni delicate, allora la golden hour o la blue hour sono decisamente i momenti ideali della giornata.
Vice versa se stai cercando di rappresentare una scena drammatica e tagliente, allora un sole forte e diretto come quello di metà giornata è perfetto allo scopo.
La posizione del soggetto
Proseguendo linearmente, è tempo di capire come posizionare il soggetto e come curarne i vari dettagli all’interno della composizione.
In questa foto per esempio è stata sfruttata la regola dei terzi per piazzare la ragazza in un punto saliente e aggiungere un elemento che guida l’occhio nella sua direzione.
Il tutto crea una certa armonia perché l’osservatore viene letteralmente preso per mano e guidato nella comprensione senza che venga spesa una sola parola.
Questa però non è l’unica opzione poiché, sebbene sia sempre bene tenerla in considerazione, la regola dei terzi nei ritratti è dove viene infranta più spesso.
Questo perché il soggetto può tranquillamente andare al centro, dandogli tutta l’importanza che si merita.
In questo caso però è bene evitare che facciano capolino altri elementi di disturbo, per non creare confusione in chi ci osserva
In questo scatto per esempio la bambina occupa quasi tutto il frame e non esiste nessuna possibilità di essere confusi, lei è la protagonista.
Non essere banale o, peggio, volgare
Uno degli errori che mi capita di vedere più spesso è quello di aspiranti fotografi che ancora non hanno trovato il modo di dare quel pizzico di pepe alle loro foto, partorendo immagini piatte.
Se fai una foto che non ha nulla d’interessante o originale, per quanto tecnicamente perfetta, lascerà indifferente il pubblico.
Prendiamo come esempio questo portrait che, sebbene sia tecnicamente molto valido sotto l’aspetto delle luci, dei colori e delle linee, risulta piatto e poco interessante.
Questo perché, oltre all’espressione discutibile della ragazza, non troviamo davvero nessun elemento di spicco che ci faccia venir voglia di continuare a guardare la foto.
D’altro canto voglio dissuaderti dal cercare facili like postando foto di nudo che, invece di essere delicate e seducenti, risultano solo volgari e che fanno fare una ben misera figura al fotografo e a chi posa nello scatto.
I like sui social non sono indice affidabile di una buona foto, specialmente se arrivano da persone che ancora non hanno chiari i fondamenti di quest’arte.
Conclusioni
Ora sai come fare ritratti fotografici e tutte quelle cose da evitare per non trasformarli in altre cose.
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